Archivio mensile:Maggio 2007
sabato si avvicina
chi non mi va
scatto finale
amore (che strano)
Anzì no…l’intero amore è dolore, l’amore è una maledizione.
Pensateci, per amore si fanno cose che normalmente non si avrebbero mai fatto
Per amore si calpestano i propri principi,
Per amore si cambia
Per amore si tradisce
Per amore si impazzisce
Per amore si cestina l’orgoglio
Per amore si soffre come se si sentisse un male fisico
Per amore ci si umilia
Per amore si uccide
Per amore si muore
L’uomo sa tutto ciò, conosce l’immenso potere dell’amore eppure, nonostante tutto
da stupido essere masochista, continua ad amare
ama l’amore e la follia che essa comporta
Mio Dio, proteggimi
tempo fa ho visto un film sulla fine del mondo e su due angeli scesi sulla terra…e mi è venuto da pensare
Un tempo vi era un angelo e non un angelo qualsiasi, L’Angelo, l’astro del mattino, fra tutti gli angeli lui era il più bello, il più intelligente, il più amato da Dio.
Poi però, un bel giorno, decise di sfidare Dio perchè lo invidiava.
Ci fu una dura lotta, angeli fedeli a Dio e angeli traditori, Lucifero e Dio combatterono a lungo.
Alla fine Dio vinse e l’angelo fu condannato all’esilio, e li, gonfio d’odio e di invidia creò il suo regno, un regno di fuoco e tenebra, il regno di satana.
A questo punto mi sorge spontanea una domanda: Dio, nella sua immensa potenza, nella sua lungimirante intelligenza non poteva prevedere ciò? Non poteva evitarlo? Non si sarebbero risparmiati tanti problemi? Le sue creature non sarebbero cadute in tentazione rubando Il frutto proibito, Giuda non avrebbe venduto il suo unico figlio sceso in terra, tanto per dirne una o due…
Oggi ho visto una decapitazione. In realtà non l’ho vista tutta, ho visto solo fino a quando l’uomo non ha fatto chinare la vittima e ha estratto una spada. Prima si sono recati nel luogo dell’esecuzione in jeep. Erano euforici, come ragazzi che escono il sabato sera e si avviano con la macchina avuta da poco a una serata tanto attesa. Era sicuri, spavaldi, a volto scoperto, senza temere che tramite il video che stavano girando qualcuno potesse riconoscerli. E lo hanno ucciso, sgozzato. Qui Dio, il mio grande e potentissimo Dio dov’era?
E Hitler…quante persone sono morte per la sua follia? Dio non poteva far si che quando era piccolo il suo seggiolone si spaccasse e ci rimanesse?
Dio ci ha dato il libero arbitrio, la possibilità di scegliere se credere in lui o meno ma non è giusto che per una mia scelta ci rimetta qualcun altro. E non è giusto che io passi la mia vita, magari continuando a far del male senza avere una punizione per i miei peccati. una punizione vera, adesso, che magari mi faccia cambiare vita o che al limite me la tolga se fossi un caso irrecuperabile.
Ma no, Dio ha un piano, un piano sopraffino che noi poveri mortali non possiamo capire. Questa si che è una fregatura! Io, Silvia, sono una peccatrice, orgogliosa, invidiosa, golosa, sono capace di incarnare tutti i mali del mondo se solo lo volessi, per persone come me può anche andare bene soffrire di piccoli mali senza capire a volte il volere di Dio ma le persone buone, i piccoli santi in terra, i missionari e chi fa del bene, gli eroi che si ribellarono alla mafia, perché a loro non è risparmiato nessun dolore? Perché devono morire schiacciati da chi non ha un anima? Chi glielo fa fare? Forse loro in realtà Sanno, hanno ben chiaro il piano di Dio, sono eletti pronti al sacrificio e al dolore in un mondo dove più sei corrotto meglio vivi.
Davide e Cesco lo avevano detto: adesso queste aprono un dibattito su questo film ispiratore!
b’è pensare mi ha fatto pensare, quindi Sara prepara i nei che inizia PORTA A PORTA!!!
Ci tengo a precisare che questa non è una crisi di fede o esistenziale in cui tutti prima o poi tutti incappano ma un semplice susseguirsi di domande ed interrogativi in cerca di risposta.
patroclo
Se avete visto Troy lo capirete sicuramente se non lo avete visto ma ricordate qualcosina dell’epica fatta a scuola sappiate che nella guerra tra Sparta e Troia (scatenata per Elena) Patroclo si finge Achille (entrambi spartani) e va a combattere al suo posto nella battaglia.
Determinazione
I pensieri di Patroclo
Il guerriero più valoroso se sarà privo di determinazione perderà la battaglia.
E noi stavamo perdendo.
L’esercito era demoralizzato, privo di determinazione perché Achille si rifiutava di combattere.
E l’esercito era sfiduciato. Si sentiva debole senza di lui. Privo della forza di combattere.
Periva, veniva sconfitto, si riduceva giorno dopo giorno.
Fu per questo che indossai la sua armatura. Fu per questo che mi finsi Achille.
La somiglianza fisica era innegabile, era mio cugino, era lui che mi aveva insegnato a combattere e avevo perciò anche il suo stile nel farlo. Fu facile.
Corsi verso la morte, perché sapevo che sarei morto, innamorato di lei come ogni guerriro, per dare a Ettore un motivo per combattere. La mia morte lo avrebbe spinto a tornare in guerra e vedendolo l’esercito a sua volta avrebbe ripreso a combattere con lo stesso vigore iniziale. Sparta avrebbe vinto.
Sparta. Lei era il mio motivo di determinazione.
O si combatte per Sparta o si muore per Sparta.
Ed io potevo soltanto morire.