è ispirata dal libro di anne rice intervista col vampiro (che mi hanno raccontato essere leggermente diverso rispetto al film)
non ci sono riferimenti negli altri libri della rice che citano i personaggi di questo libro a proposito di un episodio del genre
Louis aprì la lettera che il ragazzino gli aveva consegnato la sera precedente
Conteneva un biglietto con una scritta obliqua che diceva:
Caro Louis
è giunto il tempo per noi di rincontrarci
desideravo da tanto che arrivasse questo momento
perché proverò una gran gioia
ma in parte lo temevo
perché non so se sarà così anche per te
vediamoci al vecchio mulino domani sera al tramonto del sole
ti attendo con ansia
Chi poteva essere l’autore di quel biglietto?
Tutte le persone a lui care erano morte molti anni fa
E da allora si era esiliato dalla vita
Si era ritirato in uno stato di pura sopravvivenza
Il sole era ormai sceso da molto ma lui non si era ancora deciso se andare o meno all’appuntamento
Era curioso e stupito ma, allo stesso tempo, un po’ intimorito.
In fine decise di andare, solo per vedere chi era.
Si rese conto che stava procedendo ad un passo insolitamente veloce.
In pochissimo tempo infatti arrivò ed entrò.
Il vecchio mulino era un edificio ormai abbandonato da anni
Il muliniere aveva deciso di lasciare tutto per partire verso il nuovo continente
Le mura erano piene di crepe dalle quali spuntavano rampicanti che arrivavano fino al soffito
Dai buchi fra le travi filtrava la luna che illuminava tetra la stanza spoglia e sporca.
“louis!” fu chiamato in un soffio
Chi lo aveva cercato era sicuramente un vampiro
Soltanto un vampiro poteva usare un tono di voce così basso ed essere sicuro che l’altro lo sentisse
“chi sei?” domandò alla figura fra le ombre
“sono un ricordo, sono il tuo tormento e il tuo grande amore.
Sono stata la tua ragione di vita e la tua dannazione
Sono stata tanto per te come tu lo sei stato per me”
La vampira si interruppe aspettando la reazione di louis
“come ti chiami? Ti conosco? Esci alla luce!”
“mi chiamo Sybil. Naturalmente ci conosciamo.
Forse io ti conosco addirittura meglio di quanto tu ti conosco.
Io so tutto di te
So dei tuoi sogni
So dei tuoi rimpianti
So che sei infelice
Anzi no. Non sei infelice. Non più
Vivi piuttosto in uno stato di apatia, di disinteresse totale per la vita.
Pensi a cacciare, a nutrirti, ma solo se ne hai assolutamente bisogno.
Ecco, io sono qui per sanare un po’ il tuo dolore…o almeno spero”
“te lo ripeto: chi sei!”
“ti ricordi di Madeleine e di Claudia?
Del loro triste destino?
Arse assieme da Santiago?
Ricordi il legame che le univa?
Non era propriamente il legame che univa madre e figlia
Era più che altro un bisogno
Madeleine era folle di dolore per la scomparsa della figlia e voleva qualcuno da amare
E Claudia sapeva che tu te ne saresti andato e non voleva rimanere sola.
Voleva qualcuno che la proteggesse. O meglio qualcuno da guidare.
La solitudine era una caratteristica che le accomunava
Come accomuna noi tutti dannati
Come accomunava te e Lestat
La tua era una solitudine romantica, un rimorso, per tuo fratello
Quella di Lestat era forse la solitudine più normale
Era una solitudine egoistica
Aveva bisogno di qualcuno che lo aiutasse perché da solo non poteva vivere
Eppure non riusciva mostrare l’affetto che provava verso chi leniva la sua solitudine
Non ci è mai riuscito, ne con te ne con claudia
Ma torniamo a Claudia e a Madleine
Povere infelici! Che triste destino è toccato loro!
E come se tutto ciò non bastasse,
come se la consapevolezza di sapere che al sorgere del sole sarebbero morte non bastasse
Santiago fu ancora più crudele con loro
Gli disse la legge del bacio al vampiro morente
La conosci?”
Louis fece segno di diniego incapace a parlare
Totalmente assorbito dalla voce di quella donna
“disse loro che quando due vampiri legati fra di loro da un qualche legame
Si ritrovano a morire nel medesimo istante
Sotto la luce del sole
Per una legge di preservazione della specie
Uno ed un solo vampiro poteva salvarsi
Bastava semplicemente mordere l’altro vampiro in punto di morte
Morderlo e bergli tutto il sangue…
Immaginati che effetto ebbero queste parole su Madeleine e su Claudia
Immagina il terrore e la paura e la voglia di sopravvivere
Quellefigure di cenere che tu hai visto
Non erano due vampire che si abbracciavano
cercando consolazione come madre e figlia
no, erano due vampire che combattevano per la sopravvivenza
Fu una lotta terribile
E la vincitrice, perché ci fu una vincitrice, una che sopravisse
Fu tale non perché era fisicamente più forte
Ma perché aveva uno spirito più forte, una volontà più forte
Sai di chi sto parlando naturalmente…”
“di Claudia” disse in un sussurro Louis
La vampira si spostò sotto la luce della luna che la vvolse rivelando la sua identità
“Madeleine…”
La vampira sorrise “noto un velo di delusione nella tua voce…
Speravi fosse Claudia non è vero?
che fosse Claudia la sopravvissuta
Credevi che fosse Claudia il vampiro che aveva prosciugato in punto di morte Madeleine
che fosse lei la più forte.
B’è, io non sono Claudia
Mi sono dimenticata di dirti una cosa sulla legge del Bacio al vampiro morente
Il vampiro sopravvissuto…”
Sorrise di nuovo la donna creando suspance come un attrice
“il vampiro sopravvissuto prende l’aspetto dell’altro vampiro.
Claudia prese l’aspetto di Madeleine
e quindi io non sono propriamente Claudia
ma non sono neppure Madeleine
sono tutto ciò che ho sempre desiderato essere
sono una donna ora
il corpo fanciullesco in cui mi avete rinchiuso è in cenere
ma la mia mente, che è cresciuta
è ancora quella di tanti anni fa…
La mente di Claudia
Il corpo di Madeleine
E un nuovo nome: Sybil
Tutto quello che ho sempre desiderato”
Louis le corse incontro e l’abbracciò affondando la testa fra i suoi capelli rossi
“sei davvero tu mia amata?”
“chi altro poteva sopravvivere? Sono sempre stata la più forte…
Più forte di Lestat, più forte di te, più forte di Madeleine
E poi il mio nuovo nome…chi altri avrebbe scelto questo nome se non io?”
Louis sorrise
Dopo tanti anni sorrise stringendo la donna che aveva sempre amato
“è vero! la ballerina dell’opera di cui amavo leggerti…”
“si…il ritratto di Dorian Grey… il primo libro che mi hai letto”
I due vampiri restarono abbracciati per molto tempo
Raccontandosi l’un l’altro quello che era successo in tutti questi anni
La notte era quasi terminata
Ma a loro non importava
Avevano tutta la vita davanti
Una vita sterminata, lunga quanto quella del mondo